domenica 29 gennaio 2012

Bere responsabilmente

Informare i ragazzi dai 13 ai 16 anni sugli effetti dell'alcol sull'organismo e sul comportamento. Prevenire l'abuso di alcol. Diventare consapevoli del perché si beve e di quali sono i limiti da non superare. 

Questi i principali obiettivi del progetto "Bere responsabile" co-finanziato da Regione Lombardia e Movimento Consumatori nel 2011 e di cui sono stato referente attuativo. 

Il progetto ha coinvolto 20 scuole delle province di Milano, Bergamo, Pavia e Varese, é stato svolto da psicologi con competenze nell'ambito della psicologia dell'età evolutiva.

Lavorare nella classi con i ragazzi mi ha dato ancora una volta l'opportunità, oltre che di raccogliere dati aggiornati sulle abitudini dei giovani, di confrontarmi da vicino con le loro esperienze e i loro valori.  Il progetto ha previsto infatti anche la compilazione di un breve questionario con domande stimolo e un forum di discussione.

Grazie a progetti come questo i ragazzi diventano così consapevoli che l'alcol è una sostanza che può essere usata in modi differenti: un alimento che accompagna i pasti e lo stare insieme, un (illusorio) antidoto contro dolori e tristezze (il famoso "si beve per dimenticare"), uno strumento pericoloso per disinibirsi, sentirsi più grandi, per essere accettati dal gruppo di amici o per farsi notare dagli altri, come se non si avesse fiducia nelle proprie risorse.

Da chi dipende questa scelta? Ovviamente da noi. Non si può parlare del consumo di alcol senza affrontare il tema della responsabilità. La "libertà" a cui "siamo condannati", come sostiene Carl Rogers, ci fa confrontare costantemente con la nostra responsabilità di fronte alla vita, a noi stessi e agli altri.

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