Ormai settimanalmente la televisione e i giornali ci informano di spaventosi incidenti stradali che, pochi lo sanno, sono nel nostro paese la prima causa di morte dei giovani.
A differenza di quello che molti pensano, la causa principale degli incidenti stradali non sono le condizioni delle strade o la cattiva sorte, bensì il comportamento del guidatore. Secondo le ricerche, il fattore umano legato alla guida contribuisce in una misura compresa tra il 60 e l’80% a determinare gli incidenti stradali.
Credo che gli psicologi possano fare molto per prevenire gli incidenti stradali con giovani, adulti, anziani. Sia attraverso progetti speciali che tramite attività formative, focus group, ricerche-intervento, consulenze individuali.
Il problema è sempre il solito: quando si tratta di prevenzione le persone sono poco propense a investire il loro denaro, non hanno mai tempo e le istituzioni con i loro fondi finanziano già tantissimi progetti.
Forse allora il primo obiettivo è aiutare la gente a diventare più consapevole che la patente non è sufficiente per una guida sicura, finché non si cresce anche in una dimensione di maggior responsabilità.
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