Il 17 gennaio 2022 ho partecipato alla Tavola Rotonda sul contrasto culturale al cyberbullismo “Prigionieri della rete” insieme ad illustri relatori, tra cui l’onorevole Elena Ferrara, relatrice della legge nazionale sul contrasto a questo fenomeno.
Ho sostenuto che il fenomeno del cyberbullismo comprende tutte le caratteristiche del bullismo tradizionale (l’intenzionalità a far male, la continuità nel tempo delle prepotenze, lo squilibrio di potere tra aggressore e vittima), tranne la componente di violenza fisica.
Quindi non si tratta di scherzi o giochi esagerati ma proprio di condotte violente volte a colpire e a ferire in modo diretto (attacchi in chat o sul profilo della vittima sui social network) o in modo indiretto (diffondendo in rete foto o informazioni personali oppure escludendo la vittima da chat e gruppi online).
In base alla nostra esperienza nel territorio varesino, quello che si è rivelato molto efficace è stato unire diversi tipi di interventi: l’educazione digitale, l’educazione socio-affettiva e l’educazione alla legalità. E poi si è rivelato funzionale utilizzare come medium il cinema per affrontare questi argomenti, tanti film e spezzoni di film possono essere utili per lavorare con i ragazzi su questi temi.