Molti
genitori lavorano fuori casa e si rende spesso necessario ricorrere
ad una persona a cui affidare i figli durante la giornata, nei
fine settimana o nei periodi di chiusura dei servizi educativi e
scolastici. Nonni e altri parenti possono essere non disponibili o
lontani.

L'assistente
alla cura dei bambini dovrebbe inserirsi nella famiglia
come una professionista dell'educazione e dell'intrattenimento: 1)
possedere nozioni di pedagogia, psicologia, puericultura e primo
soccorso; 2) essere altamente consapevole del proprio ruolo, delle
sue mansioni specifiche e delle sue responsabilità sul piano etico,
deontologico e legale; 3) essere in grado di fornire alle famiglie
tutte le informazioni necessarie per regolarizzare il rapporto di
lavoro e tutelare i propri diritti (voucher, buoni lavoro, ecc.).
Ecco
che i
comuni del Distretto di Luino (Varese) realizzeranno, grazie al progetto Conciliamoci, un'eccellente iniziativa a sostegno delle
famiglie e dell'occupazione: un corso di formazione per babysitter qualificati/e
(chi ha detto che chi accudisce i bambini di altri debba essere per
forza di sesso femminile?), di cui sarò il formatore per la parte
psicologica. Il corso, progettato da un'equipe di cui faccio parte, ha ottenuto il patrocinio dell'Università degli Studi dell'Insubria. Qui tutti i dettagli sul corso e le modalità di
iscrizione: www.distrettoluino.it
Il
superamento dell'esame finale del corso (che prevede 56 ore di lezione e 40 di
tirocinio in strutture educative) consentirà di iscriversi all'elenco
babysitter del Distretto di Luino.
A quanto mi risulta, si tratta del primo elenco di babysitter di
un ente pubblico in provincia di Varese.