venerdì 20 dicembre 2024

Una lezione al Master DAITAL2 dell’Università degli Studi dell’Insubria

È stato un grande piacere per me tenere una lezione al Master DAITAL2, Didattica dell'Alfabetizzazione e dell'Apprendimento dell'Italiano come Seconda Lingua, presso l'Università degli Studi dell'Insubria. 

Durante questo incontro, ho esplorato il tema dell'apprendimento in età adulta, con un'attenzione particolare ai fondamenti neuroanatomici del linguaggio e ai disturbi della lettura e della scrittura che possono emergere in questa fase della vita.

La lezione ha offerto un’analisi approfondita dei meccanismi psicologici che sostengono l’apprendimento, sottolineando le condizioni che possono facilitarlo, specialmente nell’ambito linguistico. Ho voluto mettere in luce quanto sia cruciale per i formatori considerare non solo gli aspetti tecnici della didattica, ma anche il contesto emotivo e relazionale in cui l’apprendimento avviene.

In particolare, ho insistito sull’importanza delle tre condizioni rogersiane, intese come abilità essenziali per ogni insegnante: la considerazione positiva incondizionata, che favorisce un ambiente privo di giudizi; l’empatia, che consente di comprendere profondamente il vissuto degli apprendenti; e la congruenza, che promuove autenticità e coerenza nella relazione educativa. Sono convinto che queste qualità rappresentino la base per un insegnamento efficace e trasformativo, soprattutto nel delicato processo di apprendimento di una seconda lingua.

domenica 18 febbraio 2024

La trappola del rimpianto

Spesso, nelle psicoterapie, il rimpianto emerge come un’ombra del passato. 


Un lamento per ciò che avremmo voluto fare o avere, ma che non si è realizzato. 


Perché non prendere ispirazione dalle opportunità che la vita ci offre, osare, e vivere il momento

Scappiamo dalla trappola del rimpianto.



domenica 15 ottobre 2023

Il conflitto israelo-palestinese e i bambini

Non bastava la guerra in Ucraina, un altro conflitto dalle conseguenze mondiali è scoppiato in Medio Oriente. E in Occidente, invece di organizzare manifestazioni per la pace, assistiamo a manifestazioni pro-palestinesi e pro-israeliani che riproducono, tristemente, i due schieramenti e il conflitto in corso.

Ma la cosa peggiore è che in questa nuova guerra vengono commessi crimini atroci nei confronti di bambini e bambine. Uccisi senza pietà solo per la loro appartenenza a un determinato popolo. 

Mi ha lasciato senza parole il video diffuso attraverso i social network del bambino israeliano molestato dai coetanei palestinesi e da un adulto che filma l'orrore, invitandolo a chiamare la sua mamma: “Say Ima, Ima” (in israeliano “Ima” significa mamma). Quello che più colpisce è che nel video la vittima dell’aggressione non viene chiamato “bambino” o “israeliano”, bensì “ebreo”, segno che in quei bambini è stato istillato l’odio fin da piccoli verso un altro popolo ben identificato. 

Anna Frank scriveva nel suo Diario: “Perché gli uomini non possono vivere in pace? Perché devono distruggere tutto?” e i suoi interrogativi rimangono tragici e attuali.

lunedì 7 novembre 2022

Gli aspetti psicologici dello smartworking



Oggi sono stato intervistato da Max Furia di ITCore Group per un podcast prodotto in collaborazione con Cisco Italia sugli aspetti psicologici dello smartworking. Il podcast sarà diffuso sulle principali piattaforme digitali. 

Rifacendomi a ricerche universitarie svolte sul campo in Italia, ho sostenuto che da una parte lo smartworking ha migliorato l’approccio al lavoro, garantendo una maggior flessibilità, eliminando lo stress legato agli spostamenti casa-lavoro e aumentando la soddisfazione lavorativa. In molti casi tutto questo farebbe aumentare la produttività del lavoro svolto. 

D’altro canto gli aspetti negativi dello smartworking sono il minor senso di appartenenza che produce, un senso di solitudine e alienazione e la cosiddetta “zoom fatigue”: una sensazione di fatica e disagio legata alle numerose videoconferenze, ai problemi di connessione e al fatto che chi lavora tende a fare altre attività contemporaneamente. 

In realtà lo smartworking è una cosa seria, è tempo di lavoro a tutti gli effetti e richiede un ambiente privo di distrazioni e una pianificazione accurata delle proprie attività, rispettando le nostre routine: gli orari dei pasti, dell’addormentamento e iniziando a lavorare più o meno sempre alla stessa ora.

domenica 14 novembre 2021

Adolescenti, sport e post-pandemia



Sono stato intervistato dal portale sportivo Varese Sport in merito alla situazione degli adolescenti che praticano un’attività sportiva strutturata nel post-pandemia.  

Nell’intervista, che può essere letta qui, ho sostenuto che gli adolescenti hanno subito più delle persone di altre età l’impatto della pandemia perché in età adolescenziale il gruppo dei pari è il riferimento essenziale per ragazzi e ragazze. 

Il ritorno alla vita di gruppo è segnato in molti casi da un periodo di stress post-traumatico in cui si manifestano ansia, irritabilità, aumento dell’aggressività, tristezza, paure (tra cui quella del contagio), disturbi del sonno, stanchezza, disturbi psicosomatici come mal di testa o di pancia.
 
Come aiutare questi ragazzi? È necessario potenziare l’ascolto, l’autoconsapevolezza, l’empatia e le altre capacità relazionali. Inoltre, più l’istruttore/educatore è sereno, più lo sarà la sua squadra. I ragazzi ci fanno, infatti, da specchio.

giovedì 20 maggio 2021

L'uso sicuro e consapevole di Internet

Il 15 maggio ho tenuto un workshop per genitori e figli sull'uso consapevole di InternetL'iniziativa si è svolta dell'ambito della Settimana dei Diritti 2021 organizzata dall'amministrazione comunale di Luino.

Oggi i bambini si avvicinano fin da piccoli alle nuove tecnologie, incuriositi dalle loro infinite potenzialità, ma necessitano anche in adolescenza di adulti capaci di spiegare loro rischi e pericoli

Una vivace discussione è nata in seguito ai consigli per un uso consapevole e responsabile della rete. I genitori riconoscono la necessità di spazi di incontro e confronto con esperti e altri genitori per rimanere aggiornati sui siti, le applicazioni e i social network usati dai ragazzi. Alla base di tutto l'importanza di instaurare un dialogo e un rapporto di fiducia con i propri figli fin dalla più tenera età. 

 

lunedì 20 gennaio 2020

Prigionieri della rete: il cyberbullismo

 

Il 17 gennaio 2022 ho partecipato alla Tavola Rotonda sul contrasto culturale al cyberbullismo “Prigionieri della rete” insieme ad illustri relatori, tra cui l’onorevole Elena Ferrara, relatrice della legge nazionale sul contrasto a questo fenomeno. 


Ho sostenuto che il fenomeno del cyberbullismo comprende tutte le caratteristiche del bullismo tradizionale (l’intenzionalità a far male, la continuità nel tempo delle prepotenze, lo squilibrio di potere tra aggressore e vittima), tranne la componente di violenza fisica. 

Quindi non si tratta di scherzi o giochi esagerati ma proprio di condotte violente volte a colpire e a ferire in modo diretto (attacchi in chat o sul profilo della vittima sui social network) o in modo indiretto (diffondendo in rete foto o informazioni personali oppure escludendo la vittima da chat e gruppi online). 

In base alla nostra esperienza nel territorio varesino, quello che si è rivelato molto efficace è stato unire diversi tipi di interventi: l’educazione digitale, l’educazione socio-affettiva e l’educazione alla legalità. E poi si è rivelato funzionale utilizzare come medium il cinema per affrontare questi argomenti, tanti film e spezzoni di film possono essere utili per lavorare con i ragazzi su questi temi.