Con grande piacere ho collaborato con Margherita Giromini, già
Dirigente Scolastica nel territorio varesino, alla raccolta e analisi dei dati
di una ricerca sull’orientamento al futuro con un campione di circa 600 bambini
della scuola primaria e secondaria di primo grado di Varese e provincia.
Abbiamo presentato i primi risultati all’incontro di studio che si è
tenuto l’11 aprile 2019 all’Università degli Studi dell’Insubria, dal titolo “Stereotipi
al lavoro: fenomeni a confronto”.
La maggior parte dei soggetti del campione ha selezionato professioni
stereotipiche del proprio sesso di appartenenza e le differenze più ampie tra
maschi e femmine (5 punti percentuali o più) si hanno per le professioni legate
alla sicurezza, lo sport e la conduzione di veicoli che sono aspirazioni di
appannaggio dei maschi.
Invece, le aspirazioni legate all’educazione/insegnamento, al settore
sanitario, alla musica/spettacolo e alla bellezza/estetica sono di appannaggio
delle femmine. Il settore sanitario, tradizionalmente maschile, interessa oggi un
numero maggiore di individui di sesso femminile.
Attraggono molto poco, a questa età, professioni molto diffuse come
quelle tecniche, ingegneristiche e di tipo impiegatizio.